Depressione: quando la vita si blocca non basta la forza di volontà, ma c’è una strada per uscirne.
La depressione non è solo tristezza o malinconia; si tratta di una condizione che altera profondamente la vita quotidiana, spesso in modo silenzioso e subdolo. Chi ne soffre può sperimentare un vero blocco emotivo, con un senso di vuoto, mancanza di piacere nelle attività abituali e un calo marcato dell’energia vitale. Approfondiamo questi aspetti con l’aiuto della Dott.ssa Concetta Di Bartolomeo, Psicologa a Roma.
In che modo la depressione può ostacolare la vita quotidiana?
L’assenza di emozioni positive, la percezione negativa di sé e del mondo, la stanchezza mentale che rende faticoso anche alzarsi dal letto o svolgere le attività più semplici portano alla inazione. Le iniziative personali si bloccano, i progetti si interrompono e la persona si ritrova spesso a vivere giornate in cui tutto appare senza senso.
Sensi di colpa e frustrazione: conseguenze del pregiudizio
Uno degli aspetti più insidiosi della depressione è il pregiudizio che la circonda. Si pensa, erroneamente, che basti un atto di volontà per superarla. Frasi come “dai, forza che ce la fai” rischiano di peggiorare il vissuto della persona, alimentando sensi di colpa e frustrazione. La depressione non è una mancanza di forza, ma una sofferenza profonda che richiede un aiuto psicologico professionale e, nei casi più gravi, anche un supporto farmacologico.
Le depressioni mascherate: quando il sintomo nasconde il problema
Un altro aspetto spesso sottovalutato riguarda le depressioni mascherate. In questi casi la sofferenza non si manifesta come malinconia o tristezza, ma si esprime attraverso altri disturbi: problemi nel comportamento alimentare come anoressia, bulimia o binge eating, disturbi ossessivi, atteggiamenti selettivi verso il cibo o anche disturbi gastrointestinali, mal di testa persistente, insonnia. Qui il sintomo evidente è solo la punta dell’iceberg, mentre la depressione sottostante continua a influenzare profondamente la vita del paziente.
Affrontare solo il sintomo visibile senza considerare la causa reale significa rischiare di non risolvere il problema. È quindi fondamentale che lo psicologo indaghi la possibilità di una depressione sottostante, proponendo un percorso di psicoterapia mirato.
La spiegazione psicodinamica della depressione
Da un punto di vista psicodinamico, la depressione può essere letta come il risultato di un conflitto interiore tra le diverse istanze della psiche: l’Io, che cerca di mediare la realtà, il Super-Io, che rappresenta le regole e i giudizi interiorizzati, e l’Es, sede degli impulsi. Immaginiamo il Super-io come un persecutore interno, un tiranno che mortifica l’Io causando un senso di inettitudine, di inadeguatezza, di non valere, di non saper fare niente e non poter riuscire in niente. Quando l’Io si trova schiacciato tra impulsi eccessivi e critiche interne severe, soccombe, e la persona sperimenta il vissuto depressivo.
Conclusioni
La depressione non è mai un segno di debolezza, ma un segnale importante che merita ascolto e comprensione. Solo un percorso di cura serio e personalizzato, che spesso prevede l’integrazione tra psicoterapia e altre risorse, può aiutare a superare questa condizione e a ritrovare il senso della propria vita.
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